Molto tempo fa, un giovane confuso, che arrancava nei meandri folli e ormonali dell’adolescenza, non si era limitato a conoscere solo un tipo di persone.
Era un giovane curioso, molto curioso. Aveva fame di conoscenza, di sapere tutto, come pensavano tutte le persone del mondo, di qualsiasi età…
Questo ragazzo era molto amico infatti, del gestore del suo locale preferito: dove molte cose, anzi dove tutto aveva avuto inizio… Tutte le amicizie che aveva quel giovane lo doveva a quel posto, quel posto che era un luogo di rinascita, tondo, infatti come una madre in attesa.
Anche se dall’altra parte, come dice il vecchio proverbio” la madre degli stronzi è sempre incinta”, così, quel luogo poteva come tutti i luoghi del mondo, avere numerose sfumatura… Nero, bianco, grigio… Rosa, rosso, molto rosso a volte… Del sangue versato a volte in quel luogo così meraviglioso… Sangue di persone che è sparito negli anni, come i ricordi che rappresentava.
Il giovane aveva incontrato una delle persone per lui, più interessanti della città.
Dopo qualche tempo di conoscenza, questa persona, Enzo, gli disse che aveva dei risentimenti verso altre persone che lo avevano tradito, e chiese al giovane aiuto per una specie di vendetta, esponendo le persone alla loro vera natura.
Amico fedele e pronto a sacrificarsi per gli altri, il giovane fece come gli aveva chiesto Enzo, capendo così che molta gente nel suo locale preferito non erano altro che viscidi ipocriti, disturbanti desideri verso persone molto più piccole di loro… e altra oscurità…
Alla fine quindi fu felice di aiutare Enzo.
Dopo aver compiuto la sua vendetta, Enzo decise di insegnare alcune cose al giovane inesperto.
Tra tutte le lezioni che gli aveva impartito Enzo gli disse qualcosa che sicuramente all’epoca, il giovane non era in grado di comprendere “devi salire sulla cima della piramide”, disse.
Era una frase da comprendere, ma il suo senso iniziale era: vedere tutti dalla cima della piramide.
Ma che senso poteva avere la superiorità descritta in questa metafora? Qual era il vero senso?
Nel passare del tempo, il giovane cercò di comprendere quello che gli aveva detto Enzo per conto suo… Pensò di salire sulle cime di varie montagne, una più alta dell’altra, man mano che cambiava e maturava…
Ma ogni volta succedeva qualcosa che lo faceva cadere, dalla cima fino al basso…molto in basso
Una caduta di miglia e miglia, dove si moriva ogni volta, un impatto che poteva addirittura creare un cratere.
Sul fondo forse ci rimaneva troppo, prima di riprendere la salita, di ricominciare a lottare.
Forse il significato ora è chiaro, dato che il giovane ha ormai la stessa età di Enzo all’epoca… Dato che ha sognato una piramide, però c’erano tante persone.. è una di coloro che aveva provocato una caduta era lì a fare un concerto…
La cima della piramide, ovvero, un luogo dove sentirsi in pace, sapendo che molta gente che è là fuori, non è impegnata a salire verso l’alto, ma guardare in basso, a giudicare gli altri, come facevano quelli che avevano tradito Enzo? Persone che non avevano alcun interesse nel progredire?
Sì, ma anche qualcosa di più profondo. Essere sulla cima della piramide significa, forse, solo conoscere bene sé stessi, e sapere di essere più in alto, essendo capaci di avere amore verso di sé, autostima, consapevolezza.
La salita è costante, un continuo crescere ed evolversi, al ricerca nella vita.
Sapendo di poter essere in alto, insieme alle persone che se rischi di cadere, ti tenderanno la mano.
- Paolo Pileggi
https://loscittorevolante.wordpress.com/
nato nell'ulimo degli anni '80, sono un sognatore, che mette i propri sogni, nella scrittura.
Nato e cresciuto a Lamezia Terme.