Viktoria è un fumetto scritto e disegnato da Gaia Cardinali, uscito di recente nella collana per bambini e ragazzi Tipitondi di Tunué, casa editrice specializzata in Graphic Novel.
I Graphic Novel possono essere definiti (testualmente) come dei romanzi grafici, o meglio, dei romanzi a fumetti in cui le storie seguono la narrazione tipica del romanzo prevedendo un intreccio, una trama complessa e, quasi nella totalità dei casi, un finale autoconclusivo.
Viktoria è un fumetto caratterizzato da una trama molto lineare che percorre con originalità l’ombra fiabesca. Riaffiorano dunque le caratteristiche della fiaba: un tempo poco definito, una giovane donna di famiglia borghese, una missione da compiere ed, infine, una morale significativa. Tutto ciò condito dalla maestria dell’autrice atta ad evitare lo stereotipo della fiaba classica. Qui non sentiremo il peso delle “damigelle in età da marito che debbono essere salvate dal principe azzurro”. Questo Graphic Novel è molto di più.
[quote author=”” bar=”true” align=”left” width=”300px”]”Mi ero detta che sarebbero stati solo quattro passi… Una piccola avventura e poi subito di corsa a casa. Ma quando tornai, dimenticai una parte di me nella foresta”[/quote]
Viktoria è una ragazza di quattordici anni, troppo bizzarra, troppo impudente, troppo troppo per essere accettata. Una moderna Ulisse, sinonimo di costante ricerca, tenacia e curiosità. E’ la curiosità che arricchisce l’essere umano, e lei ne è portavoce. Si caratterizza come una di quelle teste calde senza remore, borghese per nascita, umana per sangue. Costretta dentro vesti che poco la rappresentano, reclusa in un ambiente non consono alla grandezza del suo spirito: una vita in libertà, una vita senza le ali tarpate. E’ questo che sogna Viktoria, e nella sua testa quei sogni diventano reali.
Il luogo che svela la metafora della ricerca e della crescita della protagonista viene a materializzarsi nella foresta, una foresta dalle tinte autunnali, come espressione figurata di quel cambiamento insito nell’animo umano.
Le speranze, i sogni della nostra giovane protagonista si esprimono in pensieri limpidi, tangibili, che svolazzano durante la narrazione attorno ai personaggi. Lo vediamo in modo esplicito nelle tavole disegnate, colori sfavillanti nelle lunghe ore a spasso per la foresta; tinte cupe, tenui, durante i momenti passati in famiglia, tra i rimproveri del padre, le strigliate della domestica e la terribile malattia del fratello. Viktoria deve salvarsi da quella realtà così vacua, priva di un futuro ebbro di spirito positivo.
Così scappa, avventurandosi nella foresta.
Ed è qui che incontra una giovane donna, una donna dalle fattezze speciali, una persona insolita. Una di quelle che riescono a lasciarti quel segno nel cuore che non riesci spiegare, quasi esistesse una connessione pregressa, insistente e viscosa. La nascita di questo rapporto inciderà sul destino delle due giovani.
Il cuore dell’uomo non è sempre pronto alla diversità. L’essere umano muta, continuamente, ed ha paura di ciò che non conosce. Il padre di Viktoria è uno di quella specie: le diversità vanno eliminate.
E’ la realtà ad avere la meglio? E’ il sogno che perdura incontrastato fino a creare meraviglia? Molto spesso la vita ci riserve una bellezza inesprimibile solo quando essa viene segnata da cicatrici profonde.
Un Graphic Novel dal sapore autunnale, con quel quid di estasiante novità che lo distingue da tante altre storie. Una lettura piacevole da fare sotto un albero in settembre, quando la caduta di qualche foglia dal color di fiamma viva può spezzare l’incanto della fantasia (o, perché no, accompagnarlo).
-Franz