Poesia

Il Cantico dell’Anno Funesto

Anno Funesto, fa male questo contesto, vite spezzate,  semplici giornate. Non si può essere per sempre,  non si può combattere la sorte, giovani che cadono,  come foglie da un albero in autunno. Le pieghe della vita,  nato e poi già…

Alla Mamma

Ci sono giorni emozionanti, feste piene di rimandi, ci sono figli adorati, sempre miticizzati. Che bello avere una mamma cosi, che ti riempe il cuore di gioia fin dal lunedì, la prima donna della mia vita, amore e consapevolezza infinita.…

27 aprile

27 aprile.

Un arancio, un fiore, una rosa. Nel sole un ciuffo d’erba, verde, giallo. Muore. Due giorni dalla liberazione, chissà quando la libertà. Un sorriso, una mano. La cerco, non c’è.

notte

Come fa la Notte a prender sonno?

Come fa la Notte a prender sonno, a chiudere gli occhi, dietro le stelle, sopra un quarto di luna? Come fa la Notte a prender sonno, senza occhi che l’accompagnano, senza i sospiri di chi l’attende, senza un saluto all’alba,…

Ti ho sentito, goccia di pioggia.

Ti ho sentito, sai, piccola goccia di pioggia cadere oggi lì nel prato, su quel sasso, tra i miei capelli. Hai rotto il silenzio grigio di questa domenica, hai aperto gli argini della memoria, immagini di terre proibite, di strade…

Vita Umana

Che le vostre anime belle possano trovare la serenità, con quel pizzico di felicità, che le vostre gesta possano essere ricordate, come le radici di un albero secolare nel terreno affondate.

Sai di luna piena

Sai di luna piena.

Sai di corse nei prati, di urla nel vento. Sai di mare in tempesta, di nuvole bianche e di sale. Sai di sogni inespressi, di sguardi rubati, di sorrisi malinconici e veri, di baci rubati in un giorno che muore.

L’alba tra i tuoi capelli.

Il risveglio dell’alba si posa leggero fra i tuoi capelli e io, spettatore inerme, imploro affinché il tempo non regali niente all’inutilità di questo spazio, a ciò che è all’infuori del battito di questo mio cuore, del muovere leggero delle…

Ti ho sognata, forse eri tu.

Di corsa recupero le pagine di questo presente che mi sfugge, raccolgo i frammenti di un’esistenza appesa ad un sospiro, a quell’attimo ancora nascosto, tra i binari di una stazione e i passanti che scrutano il vuoto dei miei pensieri.