
Gennaio, da quanto tempo.
Volto straniero imperturbabile affacciato alle soglie del giorno riecheggia fra urla e menzogne il battito d’ali di un nuovo tempo.
Contenitore di Libere Scritture
Volto straniero imperturbabile affacciato alle soglie del giorno riecheggia fra urla e menzogne il battito d’ali di un nuovo tempo.
Anno Funesto, fa male questo contesto, vite spezzate, semplici giornate. Non si può essere per sempre, non si può combattere la sorte, giovani che cadono, come foglie da un albero in autunno. Le pieghe della vita, nato e poi già…
Chiaramente, “ex inediti” in quanto è possibile trovarli in un vecchio numero di Calabria Letteraria – Gabriele Pizzuti, Due inediti di Michele Pane in “Calabria Letteraria” n. 2-3-4 (1972) – che ho avuto il piacere di rispolverare negli archivi della…
E che non sia poi a dire il vero lo zucchero [quello poco raffinato, grezzo, lo zucchero con meno zucchero zuccherino] : che comunque questo per iniziare; e senza lista, senza busta [c’è una festa, una ressa quella fessa…
Trasuda il mare dai miei occhi, si stacca il sale dai miei nervi mentre ho steso al sole le speranze. Di una nuova stagione che incombe. Più in là.
Schiva. Come un papavero, alto e fiero, ai margini di una via, cresciuto sull’asfalto. Fra i sassi e un campo di grano.
Ci sono giorni emozionanti, feste piene di rimandi, ci sono figli adorati, sempre miticizzati. Che bello avere una mamma cosi, che ti riempe il cuore di gioia fin dal lunedì, la prima donna della mia vita, amore e consapevolezza infinita.…
Un arancio, un fiore, una rosa. Nel sole un ciuffo d’erba, verde, giallo. Muore. Due giorni dalla liberazione, chissà quando la libertà. Un sorriso, una mano. La cerco, non c’è.
I tuoi occhi sono una meravigliosa sinfonia, note di Farah sulla scala, come un’onda del mare che abbraccia la spiaggia Quando i tuoi occhi ridono i confini della gioia vengono rimossi dal luogo, affascinanti come una pineta, e piantagioni…
Tutto è calmo fresca brezza primaverile labirinti vagano sulle labbra, sembrano senza tetto, il fogliame cambia colore per fare dipinti colorati E la goccia di pioggia abbraccia i narcisi gelsomini, e fiori di limoni Ci sono posti…
Come fa la Notte a prender sonno, a chiudere gli occhi, dietro le stelle, sopra un quarto di luna? Come fa la Notte a prender sonno, senza occhi che l’accompagnano, senza i sospiri di chi l’attende, senza un saluto all’alba,…
Parlare di poesie oggi, in questo momento così delicato e tragico per noi tutti, potrà sembrare strano. Siamo immersi in un tempo senza tempo, scandito da decreti, conferenze stampa, notizie che si susseguono senza sosta, morti, sensazioni paranoiche. Eppure,…
Ti ho sentito, sai, piccola goccia di pioggia cadere oggi lì nel prato, su quel sasso, tra i miei capelli. Hai rotto il silenzio grigio di questa domenica, hai aperto gli argini della memoria, immagini di terre proibite, di strade…
Che le vostre anime belle possano trovare la serenità, con quel pizzico di felicità, che le vostre gesta possano essere ricordate, come le radici di un albero secolare nel terreno affondate.
Lacrime silenziose… I marciapiedi suonano una melodia di tristi canti, cantano dai balconi, ma le strade sono vuote La primavera appare sugli alberi, con nuvole vivaci, disegnando quadri nel cielo Tutto è richiesto, dove sono i sacrifici, dove…
Un po’ ad una rosa. Rossa, arancio, bianca. Fanciulla, donna. Mamma. Si assomigliano, le donne e le rose. Fragili, sofferenti, delicate. Di mille colori, sfumature. Profumi.
Sai di corse nei prati, di urla nel vento. Sai di mare in tempesta, di nuvole bianche e di sale. Sai di sogni inespressi, di sguardi rubati, di sorrisi malinconici e veri, di baci rubati in un giorno che muore.
Luci in fondo alla strada, luci di candele sui davanzali di finestre smosse dal vento, sbiadite dal sale.
Il risveglio dell’alba si posa leggero fra i tuoi capelli e io, spettatore inerme, imploro affinché il tempo non regali niente all’inutilità di questo spazio, a ciò che è all’infuori del battito di questo mio cuore, del muovere leggero delle…
Di corsa recupero le pagine di questo presente che mi sfugge, raccolgo i frammenti di un’esistenza appesa ad un sospiro, a quell’attimo ancora nascosto, tra i binari di una stazione e i passanti che scrutano il vuoto dei miei pensieri.