Lilium Sige

Canto, canto del deserto

epiced-io il cui verso

che sollecita e allevia

l’auspicato travaglio

 

solleva col suo afflato

ogni granello del firmamento

disvelando la sagoma

della diafana Ancella:

 

dalla sua otre

stretta contro il turgido seno

riversa le sacre acque

della notte

 

per l’abluzione

del mio spirito chino

al suo cospetto

 

da Lei battezzato

baciandolo col triplice bacio

come -Giglio del Silenzio!

 

                                                                                                  Lilium Sige

Brano consigliato:https://www.youtube.com/watch?v=Zjyqg97lj3w

Dipinto:Henri Fantin-Latour, White Lilies, 1877

 

Facevo il quinto superiore quando mi ritrovai, con sorpresa, a scrivere la mia prima poesia che ,con quei versi, entrò in punta di piedi nella mia vita per poi diventarne, a poco a poco, un aspetto d'assoluta indigenza. Qual è il motivo per cui scrivo? Ebbene, scrivo per ritornare a Casa con la speranza che, nel farlo, possa portarci anche te che ora stai leggendo...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Previous post “Geografia di un dolore perfetto” di Enrico Galiano
Next post “Guerre Stellari” e altre poesie di Stefano Benni