Un’aurora bianca circonda l’orizzonte. I pensieri, da qui, oggi non vanno via, rimangono a farmi compagnia.
Un saluto e poi un sorriso. Cerco i segni e i colori che conosco ma che oggi la pioggia ha lavato via, insieme al bagliore di un giorno buono purché finisca.
Scorrono le pagine di un libro, quelle di un giornale. Un bicchiere da sorseggiare un poco alla volta, una porzione da assaporare con estrema lentezza.
Tra chi cerca nuove parole, chi disprezza i suoi passi; tra chi corre su un prato zuppo, chi cancella l’arcobaleno; chi disegna nuovi percorsi e tende una mano sicura.
L’aurora bianca non abbaglia più, si vedono ora squarci di azzurro tra la gocce di pioggia che tagliano l’aria, cancellano i segni sulle braccia, sulle gambe, sui piedi.
Un nuovo tramonto avanza leggero, si chiude un capitolo schiudendone un altro. Perché attendere ancora?
Sono i ricordi e gli amori che non ho mai avuto, le risate e le bugie, gli schiaffi presi e quelli non dati, ma anche i sorrisi e gli sguardi rivolti nel vuoto delle anime che mi circondano e spesso ne scrivo anche. Giornalista di professione, utilizzo i miei occhi e i miei sensi per trovare un filo che unisce le migliaia di distrazioni che mi circondano e che mi confondono.