Lui scese dallo spazio interstellare
come una sfera infuocata
precipitando
su un’immensa macchia colorata.
Lei guardò una stelle scintillare
e ricordò di quando
papà facendo l’albero di Natale
i suoi occhi di rosso faceva brillare.
Lui alla velocità del suono
giunse in un luogo tutto solo
e nessuno gli si avvicinò…
Lei conobbe molti uomini
ma nessuno d’amore
gli occhi le
faceva brillare.
Lui era deriso
perché la testa troppo grossa
lo faceva claudicare,
e gli occhi enormi
lacrime facilmente stillare.
Lui conobbe lei ad una festa
ed era l’ospite d’onore
perché di Tutti i Santi era la parata.
Lei gli disse sorridendo:
«Sei l’essere più buffo
di questo mondo».
Lui rispose traballando:
«Anche tu lo sei,
non ridi di me
e non mi calpesti,
dammi la mano
e ti porterò lontano».
Lei per gioco gliela diede,
e in un attimo
videro nuovi mondi
più simili ad OZ
che alla Terra.
.
Quando riemersero
dal sogno
ridevano così forte
che lei gli chiese:
«riportami via da qui….
per sempre,
per sempre… ».
E quando lui la baciò forte,
rivide nei suoi occhi
quelli del padre,
come di Natale,
di rosso brillare…