L’oceano urlava di dolore
e io ripensavo
a come scuotere la nostalgia
per lei che non era mai stata mia:
la marea ci inondava
di amorevoli attenzioni,
i pomeriggi di prodigi,
mentre rievocavo le sue eleganti
e tenere fattezze…
Io buchi neri sentivo di colmare
scrutando le gote piene e colorate,
i capelli lisci e vellutati,
gli occhi vivaci e sorprendenti,
così attenti e intelligenti…
E intanto che riempivo
di amorevoli attenzioni
le sue morbide bellezze,
la rividi come quando era bambina:
(seppur, mai la vidi):
leggiadra scolaretta,
alle superiori i primi amori,
la maturità all’università,
e poi la sua professionalità…
Ma un’ondata di malinconia
mi fece riemergere
in un momento,
come per ogni amore
fuori dal tempo…