L’oceano urlava di dolore
e io ripensavo
a come scuotere la nostalgia
per lei che non era mai stata mia:
la marea ci inondava
di amorevoli attenzioni,
i pomeriggi di prodigi,
mentre rievocavo le sue eleganti
e tenere fattezze…
Io buchi neri sentivo di colmare
scrutando le gote piene e colorate,
i capelli lisci e vellutati,
gli occhi vivaci e sorprendenti,
così attenti e intelligenti…
E intanto che riempivo
di amorevoli attenzioni
le sue morbide bellezze,
la rividi come quando era bambina:
(seppur, mai la vidi):
leggiadra scolaretta,
alle superiori i primi amori,
la maturità all’università,
e poi la sua professionalità…
Ma un’ondata di malinconia
mi fece riemergere
in un momento,
come per ogni amore
fuori dal tempo…
Il poeta non è altro che un canale, un medium per l'infinito, che si annulla per fare posto a forze che gli sono immensamente superiori e, per certi versi, persino estranee. D'altra parte chi sono io di fronte al tutto, ma al contempo, cosa sarebbe il tutto senza di me?