E dopo la tempesta
cala il vento,
la brezza si fa più lieve,
le onde da torrioni
divengono cavalli
e poi poni…
la luna fa capolino fra le stelle,
e le nebbie si disegnano sempre più belle.
Ciò che sembrava terribile ed eterno
si rivela un semplice turbamento,
mentre l’uragano si esaurisce
scontrandosi con la ragione,
i contorni si definiscono,
e i suoni si fanno sempre più buoni…
le cose riassumono antiche sembianze,
non più rivolgimenti e tormenti
ma gioie e godimenti…
così l’universo infinito
proietta le sue orme
e noi giriamo,
senza trovare un senso,
se non quello
dell’immenso…

Siamo esseri in divenire, un viaggio presente che non può prescindere dal passato.