Oggi un tormento spalanca ampie voragini nei miei occhi
mentre la speranza di rivederti ormai non resta,
in un cielo evaporato dal sole,
è così triste che tanta pace
non sia più assorbita dal nostro respiro,
edera profumata:
in me appare la dannazione
vagheggiante di chi resta.
Il poeta non è altro che un canale, un medium per l'infinito, che si annulla per fare posto a forze che gli sono immensamente superiori e, per certi versi, persino estranee. D'altra parte chi sono io di fronte al tutto, ma al contempo, cosa sarebbe il tutto senza di me?