Questi fiori non appassiranno mai,
Così ci siamo detti il giorno che ci siamo conosciuti:
Questa corrente non smetterà mai di scorrere,
Questo mare non smetterà mai di bagnare,
Questo cielo non smetterà mai di avvolgere…
Così sentivo la prima volta che il tuo sguardo luminoso
Mi ha risucchiato nel vortice dei sogni.
Ma il mondo non è fatto
Per chi non smette mai di sognare:
Ciò che amiamo,
Ti dissi, muore sempre,
Siamo noi che lo uccidiamo…
Ciò che è troppo luminoso
prosciuga anche i mari più profondi
E non servono le promesse
Tutti sanno che non si potranno mai mantenere
Quando le brezze smetteranno di respirare.
Il profumo dei tuoi capelli
Mi ha fatto sempre sognare,
Ma anche questo fiore oramai è appassito
(Ogni fiore oramai è appassito)
E i colori non ci sono più
Come il verde dei tuoi occhi.
E lo sapevo che avrei ucciso
Anche questo sogno,
Anche se dicevo
Questi fiori non appassiranno,
Non appassiranno mai…
Il poeta non è altro che un canale, un medium per l'infinito, che si annulla per fare posto a forze che gli sono immensamente superiori e, per certi versi, persino estranee. D'altra parte chi sono io di fronte al tutto, ma al contempo, cosa sarebbe il tutto senza di me?