L’Associazione Culturale Felice Mastroianni ha organizzato e promosso la presentazione del libro “Fine Pasto” edito Einaudi del professor Vito Teti, sabato 9 aprile ore 17.30 presso il centrale Hotel Savant di Lamezia Terme. Dialogherà insieme all’autore il paesaggista e scrittore Francesco Bevilacqua, leggerà brani tratti dal libro l’attore e regista Dario Natale.
Il cibo sognato e desiderato come un’utopia dalle «pance vuote» della civiltà contadina è diventato la fonte di ossessioni, squilibri e nuove paure. Nel passaggio dal mondo della fame a quello del troppo pieno il senso del mangiare è mutato di pari passo al contenuto dei cibi, ai metodi produttivi e alle pratiche alimentari. Una trasformazione che riguarda la salute, il corpo, lo stare assieme, il rapporto con i luoghi, la costruzione dell’identità, il sacro. La perdita della frugalità è anche perdita di strumenti per comprendere il mondo di oggi. Un altro universo ancora affamato chiede di partecipare alla nostra tavola, aspirando a un paradiso che i nostri migranti tentavano di fabbricarsi, con dolore e nostalgia, partendo per l’America. Il Mediterraneo di oggi è l’oceano di un secolo fa. In gioco non c’è solo il cibo, la possibilità di nutrirsi e di placare la fame – il tema di un’Expo che appare troppo distante da questa sofferenza – ma la nostra idea di convivenza. Un universo che ci interroga, chiedendo risposte a un Occidente smarrito.
http://www.einaudi.it/libri/libro/vito-teti/fine-pasto/978880622523 (Sito ufficiale di Einaudi, puoi leggere alcuni estratti e acquistare il libro).
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".