Al via “Premio Francesco Graziano” de Ilfilorosso, scade il 30 aprile

Da quest’anno solo opere inedite e, per i vincitori, la pubblicazione senza alcun onere

 

Le date. È ai nastri di partenza l’ottava edizione del Premio letterario nazionale dedicato a Francesco Graziano, ideatore e fondatore dell’associazione culturale ilfilorosso e della omonima rivista. Il termine ultimo per l’invio delle opere è fissato al 30 aprile 2019, i vincitori verranno rivelati prima della cerimonia finale prevista per il 6 giugno 2019.

Francesco Graziano. Il premio quest’anno assume un valore aggiuntivo in quanto ricorrono i dieci anni dalla morte del fondatore della rivista omonima a cui il premio è dedicato. Francesco Graziano (1949-2009) dedicò gran parte della sua vita e del suo impegno culturale proprio alla rivista ilfilorosso. Docente di italiano nei licei, instancabile animatore culturale, poeta e critico, ha pubblicato saggi su Montale, Moravia, Pea, Roversi, Saba, Celati, La Cava e Seminara. Sue poesie sono apparse su “La tartana degli influssi” (Bologna), “Incontri 2000” (Bologna), “Rendiconti” (Bologna) etc. Ha pubblicato nei “Quaderni de ilfilorosso” la rac­colta di versi “Nasse del Sud” (2002) con prefazione e traduzione in inglese di Annalisa Saccà, presso Rubbettino Editore; il poema progressivo “Cronache di anni d’abisso e di vento”, con prefazione di Roberto Roversi. Dopo la sua scomparsa gli amici bolognesi hanno dato alla stampa l’ultimo lavoro a cui si stava dedicando dal titolo “Dentro il libro dei giorni” con la revisione e la prefazione di Roberto Roversi.

Le novità. Quest’anno il Premio presenta rilevanti novità. Prima fra tutte è che sono escluse dalla competizione le opere edite, quindi si ripristina anche la vocazione di scouting letterario che è tra le mission de ilfilorosso. Anche perché, e qui affrontiamo un punto focale, i vincitori del premio nelle diverse sezioni potranno vedere la propria opera pubblicata senza dover versare alcun contributo. La seconda novità, strettamente connessa alla prima, è che sono inclusi anche i romanzi o i racconti lunghi.

Le sezioni. Quali opere saranno ammesse al premio? È presto detto. Le sezioni sono cinque: raccolta di poesia inedita in lingua italiana (sezione A), in questo caso l’opera non deve superare i 1500 versi; saggio inedito in lingua italiana (sezione B) di lunghezza non superiore a 100.000 battute (spazi inclusi), l’argomento potrà essere letterario, storico, antropologico e sociologico; romanzo inedito in lingua italiana (sezione C) che prevede sia l’inoltro di un romanzo sia quello di un racconto lungo che non superi le 100.000 battute (spazi inclusi); poesia inedita a tema libero in lingua italiana (sezione D) con l’invio di una sola poesia; e infine narrativa breve a tema libero in lingua italiana (sezione E), in questo caso il racconto breve non ha alcun vincolo di contenuto e può appartenere generi diversi: racconto, fiaba, dialogo, lettera ed ogni altra forma di narrazione. Il testo non dovrà superare le 10.000 battute (spazi inclusi). In merito alle quote di partecipazione, per le sezioni A, B, e C il versamento sarà di 20 euro, mentre per le sezioni D  e E sarà di 10 euro. Un solo partecipante può aderire a una o più sezioni purché versi la relativa quota.

La giuria. L’ottava edizione del Premio letterario nazionale “F. Graziano” prevede riconferme e novità. Il presidente della giuria è anche quest’anno Annalisa Saccà, docente di lingua e letteratura italiana alla St. John’s University di New York. I membri sono Gina Guarasci, direttrice de ilfilorosso, Enzo Ferraro, direttore della collana I Grazianei, Salvatore Jemma, promotore culturale e critico di Bologna, Maria Lenti, poetessa e critica di Urbino, Giuseppe Sassano, promotore culturale e libraio, Mariangela Chiarello, redattrice de ilfilorosso. A questi nomi, che rientrano nelle riconferme, si aggiungono le new entry Giovanna Baratta, direttrice della collana Marana tua, e Matteo Dalena, direttore della collana Memorie.

Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

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