Non è facile mettersi in cerchio e parlare liberamente dei propri sogni, di quei sogni che la notte ci ruba via.
Più facile di quanto si possa immaginare provarci, attraverso la tecnica del social dreaming, iniziare a raccontare reciprocamente i sogni e vedere, eventualmente, non di capire i sogni, con le innumerevoli interpretazioni ma di leggere la realtà che ci circonda, quelle giornate quotidiane in cui le individualità si incrociano, insieme ai vari contesti sociali. Sorprendente la risposta del primo social dreaming tenuto al TIP Teatro di Lamezia Terme dal dottor Umberto Rotundo. Laddove non si sperimenta non si può neanche descrivere questo tipo di esperienza che, al passo coi tempi e con l’ evoluzione scientifica della materia, dimostra un nuovo metodo sul campo della psicologia. Oggi pomeriggio il secondo appuntamento dalle ore 17:30 alle ore 19:00. L’ incontro/laboratorio è gratuito ma si necessità di prenotazione. Gli ultimi due incontri di questa prima sessione sono previsti per i prossimi due venerdì.
Cos’è un Social Dreaming?
Si tratta di una vera e propria tecnica psicologica. Tuttavia non si parla di terapia, o sostegno, qui non si curano direttamente le persone. I sogni contengono informazioni fondamentali sulla situazione in cui le persone stanno vivendo nel momento in cui sognano. Nei sogni si possono cogliere le evidenze che chi è sveglio non può e non vuole vedere. Gli occhi di chi sogna, probabilmente, sono sottratti alle costrizioni del gruppo sociale, e possono quindi vedere fatti, forze e tensioni, che gli occhi di chi è sveglio non possono riconoscere.
Ma cosa mi aspetterà?
Durante l’incontro i vari sogni vengono associati, concatenati, legati, connessi. Dalla matrice dei collegamenti che ne risulterà potremo avere uno sguardo sulla nostra “mentalità” di gruppo, sulla cultura locale, esplorando l’inconscio collettivo che ci circonda, ci attraversa, c’influenza.
Come si svolge quest’esperienza?
Si fa gruppo. E in gruppo si condividono e si associano i sogni. Non si lavorerà concentrati sui vissuti personali, ma si cercherà di rimanere nella dimensione onirica. Ci interessa ciò che il nostro inconscio riesce a percepire della realtà che ci circonda.
Ci sono regole o condizioni?
Bisogna naturalmente essere maggiorenni. L’ideale sarebbe partecipare a tutti e quattro gli incontri, questo per darci il tempo di crescere insieme nel lavoro: immersi in quell’atmosfera onirica sarà come sognare nuovamente, tra un incontro e l’altro scambiarsi i sogni, produrre nuovi contenuti, cambiare punti di vista.
Per ulteriori informazioni riguardo questa tecnica potete contattare lo psicologo conduttore di quest’esperienza:
Dott. Umberto Rotundo – tel. 3487907882 – www.umbertorotundo.it
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Posti limitati (max 20)
Per info e iscrizioni
TIP Teatro Via Aspromonte, Lamezia Terme
Ingresso riservato ai soci
T. 3920049604
www.tipteatro.wordpress.com
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".