Domenica 25 febbraio ore 18:00 alla Scuola Media Pitagora
ZELIG, pellicola del 1983 interpretata da Allen e Mia Farrow
Leonard Zelig è un insicuro cronico, ha talmente bisogno di essere accettato dagli altri da diventare un vero e proprio camaleonte umano. A seconda della situazione in cui si trova e di chi gli sta attorno, Zelig cambia il proprio comportamento, il proprio modo di parlare e persino il proprio aspetto. Una psichiatra, Eudora Fletcher, lo intervista a lungo per scoprire la base di tanta insicurezza.
Un finto documentario molto più sottile e intelligente di quanto non voglia sembrare. Zelig (“benedetto” in lingua yiddish) è una pellicola sorretta da una grande inventiva ed un’ottima realizzazione tecnica, che sfrutta appieno le capacità del Woody Allen attore; che da regista, invece, inserisce per 79 minuti una serie di paradossi spazio-temporali che si trasformano in risate. La figura del protagonista supera quella del classico shlèmiel evolvendosi tra la finzione e la simulazione, fino alla contaminazione con la letteratura decadente, la psicoanalisi e la filosofia. Il risultato finale è una evoluzione del profilmico comico delle prime opere in una riflessione metafilmica che spazia sui grandi temi esistenziali in un perfetto equilibrio tra commedia e dramma.
Prima del film verrà proiettato un cortometraggio presentato al Lamezia Film Fest
Con noi ci saranno anche i ragazzi della Biblioteca Galleggiante del TIP Teatro. Si potranno prendere in prestito libri su Woody Allen e avere tutte le informazioni sulla loro biblioteca del cinema
Dalle 17,30 attivo il tesseramento
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".