Il rumore delle onde nel vento

 

 

È da poco tramontato il sole,

il vento accompagna i pensieri, verso infiniti spazi, se ne percepiscono le malinconie, le voci, le risate, i pianti.

Ci sono ponti che non puoi scordare. Il Natale, alle porte, ci ricorda della velocità della luce, resta in agguato, non ci appartiene, ancora, non è nostro, per poco, ancora.

Ci siamo ridimensionati o siamo invece diventati di più

Ho iniziato ad accarezzare un gatto selvatico – eppure un’amica mi ricordava che nessun gatto è selvatico per davvero -, mi innamoro degli occhi di un cane, quello che non vuol mangiare e si mette a pancia in su appena mi vede.

Tutti credono che tutti abbiano bisogno di una cura: la sensibilità è una brutta cosa. Che l’assenza nutra malessere.

Nessuno che provi a immaginare quanto l’assenza nutra amore.

L’intelligenza è temuta, quella che se ne sta zitta e buona ma muove le cose. 

Ho dimenticato il gioco delle parole. Me ne importa poco ultimamente.

È difficile capire cosa stia facendo o non facendo.

Siamo fatti per non essere domandati. 

 

Giornalista pubblicista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.