A Catanzaro si fa la “Spola”: un laboratorio sociale e formativo che include i più fragili

Sabato 29 Febbraio alle 18:00 al Centro Polivalente di Catanzaro l’inaugurazione di Spola sartoria sociale. Fare la spola indica l’andare avanti e indietro con continuità tra un punto e l’altro, tra la disoccupazione e l’occupazione, tra il recupero e lo sperpero, tra lo scarto e la creazione, tra l’esclusione e l’inclusione.

SPOLA è il progetto pilota di sartoria sociale che MEET Project ha attivato presso il centro polivalente per i giovani di Catanzaro per favorire l’inclusione sociale di persone con svantaggio, in particolare donne vittime di violenza o con necessità di reinserimento nel mercato del lavoro.

MEET Project vuole far diventare SPOLA un laboratorio sociale e formativo che riesca a trarre a sé artigiani e creativi promuovendo l’inclusione e favorendo l’autonomia di persone fragili, realizzando oltre alle riparazioni sartoriali anche il riutilizzo di stoffe, il restyling di abiti, l’impiego di tessuti naturali derivati ad esempio dalla pianta di liquirizia, dalla ginestra e da piante tipiche calabresi.

Sabato 29 Febbraio alle ore 18.00, presso la sede del Centro Polivalente per i giovani in via Fontana Vecchia, si terrà l’ incontro di presentazione ed inaugurazione dello spazio di sartoria, che vedrà anche la partecipazione della Cooperativa Sole Insieme che da diversi anni gestisce una sartoria sociale nel centro storico di Reggio Calabria, dell’artista del riciclo creativo Domenico Tramontana e di due volontari delle organizzazioni NGO “Development center Pangeya” (Ucraina) e Youth Mix, (Armenia) arrivati in Calabria grazie ad un progetto di scambio europeo Erasmus+ realizzato da Connecting Europe. L’obiettivo dei due ospiti stranieri nell’ambito della loro attività è di scoprire le best practices dell’imprenditoria sociale e artistica calabrese al fine di sviluppare una piattaforma online e un manuale dedicato all’imprenditoria giovanile.

Sarò un momento di riflessione sull’importanza economica e sociale di progetti mirati al sostegno di valori quali: sostenibilità ambientale, diffusione della cultura della moda etica, contributo alla rinascita del made in Italy, utilizzo di cotoni naturali, e per stimolare la collaborazione con giovani stilisti che vogliano mettersi alla prova dando valore sociale, oltre che estetico, alle proprie opere. Tante le idee in cantiere e i possibili sviluppi per un progetto di innovazione sociale che vuole contribuire a promuovere una moda etica e di qualità.

Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

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