Tutti mi dicono che c’é tempo per fare qualsiasi cosa. A me non pare sia così. Mi sento come su di un treno che corre all’impazzata, un treno preso in ritardo, e che ha lasciato qualcosa in sospeso.
Oggi è lunedì 17 giugno, ed ho ripreso un diario.
Non mi stanca niente quanto le parole della gente che non ne sa niente del mio dolore, quelle che son sempre pronte a darmi consigli ma mai ad ascoltarmi in silenzio.
Se ho paura vuol dire che sto vivendo? E fino a quando sarà così?
In apnea…
Giornalista pubblicista
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