In ricerca con Leonardo, Massimo Iiritano “L’inquietudine di Leonardo va oltre ricerca scientifica”

CATANZARO – In occasione della mostra “Le macchine di Leonardo Da Vinci. Intuizioni di un genio” si è svolto, ieri pomeriggio, nella sala conferenze dello storico Complesso del San Giovanni nel centro del capoluogo calabrese, il coinvolgente laboratorio di filosofia civile “In ricerca, con Leonardo” a cura di Massimo Iiritano, attorno un nutrito e variegato target di partecipanti.

La mostra, che continua ad accogliere visitatori provenienti da più parti, risultato della collaborazione con il Museo Leonardo Da Vinci di Firenze, presentata da Simona Cristofaro – amministratore unico di 4Culture, e da Massimo Iiritano – filosofo e vicepresidente di Amica Sofia, sarà visitabile fino al 4 Febbraio. Un evento allargato, dunque, nel quale l’arte visiva trova spazio per intrecciarsi con l’arte oratoria e la didattica, attraverso iniziative collaterali e di qualità, tra le quali, appunto, il laboratorio tenuto ieri da Massimo Iiritano e promosso da Amica Sofia – Associazione per la ricerca e la promozione delle pratiche di filosofia dialogica nella scuola e nella società, insieme a E – bag per la cultura. Un laboratorio itinerante, se si pensa che la sede centrale risiede presso l’università di Perugia, che contiene in sé l’obiettivo di sviscerare la ‘filosofia’ nella sua essenza, e di ‘unire’ il paese, oltre qualsivoglia predica/slogan di ‘rete’ fittizia. Nella stessa occasione è stato, inoltre, proposto il nuovo numero della rivista ‘Amica Sofia’, con parecchi riferimenti calabresi, e il volume ‘Diritto alla Filosofia’ (Diogene editore, Bologna) in collaborazione con la libreria Ubik di Catanzaro.15941039_1799241770324750_33656259843472394_n

Non una vera e propria conferenza, ma un incontro ‘faccia a faccia’, anche per smontare stereotipi dettati dalla nuova scoppiettante (di fatto malinconica) comunicazione Facebook, con particolare coinvolgimento del pubblico. È possibile definirlo così, l’incontro incentrato sul tema della ‘ricerca’ trasmesso ieri, non una lezione accademica, un seminario attraverso cui ostentare a tutti i costi una formazione in un ambito ben preciso, frontale, plastico, ma al contrario un cerchio galleggiante, dinamico, fatto di botta e risposta, dove l’esigenza collettiva è quella di ampliare un ‘confronto’, perché è qui che, ancora una volta, può risiedere l’arricchimento, il vero salto di qualità.15940874_1799258323656428_7285274258860791632_n

E Massimo Iiritano lo spiega bene, a proposito della ricerca di Leonardo, affascinando e stimolando l’uditorio, quando afferma “Il suo fine non era quello di essere un bravo pittore, bensì quello di essere un ricercatore”. Leonardo, un personaggio poliedrico, genio enciclopedico, è simbolo di una persona in ricerca. “Tutte le sue attività possono essere legate da questo filo: la ricerca”. Ed è interessante, e si evince dal ragionare di Iiritano, come Leonardo Da Vinci, non si ferma, va sempre oltre, anche assai oltre la tecnica e la ricerca scientifica, quasi a testimoniare che tutto ciò che muove l’uomo, o il genio, non può mai esaurirsi in una disciplina, in una sola scoperta, nelle nozioni. C’è, nel genio di Leonardo, la curiosità di rivelarsi uomo. E di affinare continuamente tale rivelazione.

[quote]“Quando Leonardo sperimenta le tecniche pittoriche non lo fa in virtù del quadro, ma per le tecniche pittoriche stesse, Leonardo capovolge le prospettive – continua Iiritano – C’è in lui l’inquietudine della ricerca, ed è questa inquietudine a muovere tutte le cose”.[/quote]

L’insegnamento di Leonardo, quindi, va oltre l’insegnamento artistico e tecnico, riconduce all’essenza della filosofia: essere in ricerca.

[quote]“Quando si sente dire ‘ricerca’ si pensa subito alla ricerca scientifica, come se questa avesse un fine preciso, ebbene, nel caso di Leonardo la ricerca è filosofica, lo stesso Giorgio Vasari lo definiva più filosofo che cristiano, la sua è una ricerca inesausta, che attraversa i prodotti ma non si ferma lì”.[/quote]15940838_1799317063650554_3844603891946626550_n

Di questo laboratorio resta la curiosità di un approfondimento, motivo per cui si auspica in un prossimo appuntamento itinerante con tappa a Lamezia Terme, al TIP Teatro nuova sede operativa di Scenari Visibili – associazione culturale teatrale che, da anni ormai, lega il sapere scientifico a nuovi codici contemporanei. Un laboratorio che, nella sua essenza, abbraccia in via analogica i tanti ‘Manifestiamoci’ curati dal Collettivo Manifest, da circa tre anni, e che per il solo fatto di abbracciare una filosofia in movimento, volta a scoprire la sua vocazione civile e politica nel senso più nobile possibile, si è pronti ad unire e ad intensificare.

Valeria D’Agostino

Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

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